La ragazza cinese- chioggiotta e la moglie di Devis



Elisabetta Ng
Elisabetta e Sara (la moglie di Devis, interpretato da Giuseppe Battiston) sono due personaggi che appaiono di contorno, rimangono sulla scena per un tempo molto limitato, hanno poche battute, eppure raccontano moltissimo riguardo al contesto socio-culturale della città che funge da sfondo a questa bella storia d’amore: Chioggia.
Elisabetta ha ventun’anni, studia economia all’Università di Venezia e sogna di poter lavorare in un’importante azienda, magari con un ruolo manageriale. È fidanzata con un coetaneo, studente di architettura da due anni. Una vita semplice la sua, molto simile a quella delle ragazze chioggiotte della sua età.

Elisabetta ed Andrea Segre durante le riprese

Gli occhi a mandorla, di un nero intenso, i lunghi capelli color dell’ebano ed una carnagione scura ereditata dalla mamma, tradiscono le sue origini. Perché se si parla di incontri di culture Elisabetta e le sue sorelle ne sono la sintesi perfetta. Papà cinese, originario di Hong Kong e mamma scappata dal Vietnam ancora bambina, ai tempi della guerra contro gli Stati Uniti d’America. La mamma è giunta in Italia con tutta la sua famiglia, precisamente a Belluno, dove ha vissuto e lavorato per anni in una fabbrica di occhiali; il padre, invece, si è recato in Italia solo, alla ricerca di fortuna, ed è approdato a Chioggia e durante le vacanze estive di Thai Kih Houng (mamma di Elisabetta) ha trovato l’amore, nella romantica città dei ponti e delle calli.
Il padre nato alla fine degli anni cinquanta e la mamma di qualche anno più giovane, si sono conosciuti ed innamoratisi follemente hanno deciso di costruire una famiglia e di aprire un’attività. La famiglia di Elisabetta è stata una delle prime famiglie cinesi che si sono insediate nella piccola Chioggia, oltre vent’anni fa, quando ancora i ristoranti cinesi erano una prerogativa delle grandi città. Thai Kih Houng e Ng Chun Wah (che nel film interpreta l’autista di un autobus) erano i gestori del noto Hong Kong: il ristorante cinese, meta di tutti i chioggiotti, nel quale si potevano assaporare le nuvole di drago in una cornice da sogno, quella della “piccola Venezia”.
Un ristorante cinese nel cuore di Chioggia: due culture che si incontrano, si scontrano e si scoprono simili.
Elisabetta è la maggiore di tre figlie femmine, per la gioia della madre e il rammarico del padre che, pur amando follemente le proprie figlie, non nasconde il dispiacere di non poter far proseguire la dinastia.
Lei è nella vita proprio come la si vede nel film: italiana, chioggiotta. Elisabetta Ng nel film interpreta la “ragazza cinese che parla chioggiotto” meglio dei chioggiotti stessi; il simbolo di un’integrazione  possibile e riuscita.
Elisabetta, Giulia e Stefania parlano perfettamente il cantonese, che è stato insegnato loro fin da piccole, pur non sapendolo né leggere né scrivere. La lingua è una delle poche cose che tengono la famiglia legata alle tradizioni cinesi, insieme al capodanno.
Solo quest’anno la famiglia ha festeggiato la festa della luna, al ritorno da Hong Kong, mangiando i tipici dolcetti. Elisabetta non l’aveva mai festeggiata prima anche se in Cina è una festa molto sentita perché legata non solo a molti miti e leggende ma a fatti storici di rilevante importanza per la storia del popolo  cinese (Festa della luna).